Sì all’equità
Oggi le coppie sposate pagano più tasse e ricevono meno rendite AVS rispetto alle coppie non sposate. Per porre fine a questa discriminazione, abbiamo raccolto le firme per le nostre iniziative per tasse e pensioni eque. Le abbiamo depositate il 27 marzo 2024 e sono state dichiarate riuscite.
Pensioni eque
Le coppie sposate sono oggi discriminate nel sistema AVS. In effetti, le coppie non sposate con due rendite AVS separate ricevono fino al 200% dell’importo massimo di una rendita AVS. Le coppie sposate, invece, ricevono un massimo del 150% dell’importo massimo. E questo anche se entrambi i coniugi hanno sempre versato l’AVS per intero.
Tasse eque
Oggi le coppie sposate sono discriminate anche a livello fiscale. Questo perché il loro reddito viene sommato al momento del calcolo delle imposte. Centinaia di migliaia di coppie sposate rientrano quindi in una fascia fiscale più alta rispetto alle coppie non sposate. In questo modo pagano più tasse federali delle coppie non sposate, pur avendo lo stesso reddito.
Vogliamo tasse eque, anche per le coppie sposate! Per questo motivo vogliamo introdurre il calcolo dell’imposta alternativa con la nostra iniziativa per un’imposta equa. Le autorità fiscali effettueranno quindi due calcoli per le coppie sposate: Da un lato, come avviene oggi, un calcolo congiunto della tassazione della coppia sposata. D’altra parte, verrà effettuato un calcolo alternativo che corrisponde alla tassazione delle coppie non sposate. La coppia sposata dovrà quindi pagare solo l’importo fiscale più basso. Questo è semplice e giusto. Per le coppie sposate non cambierà nulla: presenteranno una sola dichiarazione dei redditi, come in precedenza.
Testi delle iniziative
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